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Leonardo e Vaprio

La vita

Nel 1482 il Signore di Firenze invia Leonardo da Vinci a Milano con un regalo per Ludovico il Moro, duca di Milano. Leonardo ha già fama di essere un musicista di talento, un eccellente pittore e scultore. Nato nel 1452, figlio illegittimo di un notaio fiorentino, Piero da Vinci, e di una contadina, il giovane Leonardo a 17 anni si trasferisce con il padre a Firenze a "bottega" dal Verrocchio, il suo genio presto arriva ad oscurare quello del maestro. Nel 1472 diventa uno dei pittori alla corte di Firenze dove entra in contatto con altri grandi artisti dell'epoca come Michelangelo Buonarroti.

Lasciata Firenze (1482) per Milano, dove rimarrà fino al 1499, offre i suoi servizi al duca Ludovico il Moro. E’ il periodo milanese durante il quale dipinge la "Vergine delle Rocce" e "L'ultima cena".

Nel 1499 Luigi XII conquista Milano e per Leonardo inizia un periodo di spostamenti da una città all’altra: Venezia, Firenze, Roma. Tra il 1502 e il 1503 ricopre la carica di ingegnere militare per Cesare Borgia per il quale compie anche un viaggio tra Urbino e le città romagnole.

Dal 1503 al 1508 risiede principalmente a Firenze. A Milano, dopo un breve soggiorno nel 1506 su richiesta del governatore francese Charles d'Amboise, torna nel luglio del 1508 e qui si dedica in particolare agli studi scientifici e ai progetti di ingegneria come la canalizzazione del fiume Adda. Tra il 1513 e il 1516, dopo il crollo del dominio francese e I'elezione a Papa del Cardinale Giovanni de' Medici (Leone X) è a Roma sotto la protezione di Giuliano de' Medici, fratello del nuovo Pontefice, dove incontra Michelangelo e un altro giovane artista, Raffaello.

Dopo la morte di Giuliano de' Medici, Leonardo si trasferisce in Francia (1517) su invito del re Francesco I. Soggiorna nel castello di Cloux presso la residenza reale di Amboise, insieme al suo pupillo, Francesco Melzi, dove, nella più ampia libertà, si dedica agli studi fino alla sua morte (1519).

Leonardo e il periodo vapriese

Pur essendo un artista toscano, Leonardo da Vinci trascorse più di vent’anni in Lombardia, principalmente a Milano ospite prima di Ludovico il Moro tra 1482 e 1499 e, successivamente, del governatore francese Charles d’Amboise tra 1506 circa e 1513 circa. Fu soprattutto durante il secondo soggiorno milanese che Leonardo poté trascorrere brevi periodi a Vaprio d’Adda, ospite nella villa del duca palatino Gerolamo Melzi. Qui Leonardo divenne il precettore del giovane Francesco Melzi, figlio di Gerolamo, che diventerà il suo miglior allievo. Da quel momento in poi, Leonardo da Vinci non si separerà più dal suo seguace e amico Francesco, il quale accompagnerà il Maestro in tutti i suoi spostamenti fino alla morte ad Amboise nel 1519, diventandone l’erede materiale e spirituale.

Al giovane Melzi, infatti, Leonardo lasciò tutti i manoscritti che Francesco custodirà gelosamente nella villa di Vaprio. Alla morte del Melzi inizia la dispersione dei manoscritti vinciani. Oggi, dopo complesse vicende, vendite, furti, donazioni e sparizioni, rimangono 28 codici leonardeschi distribuiti fra le biblioteche di ltalia, Francia, Inghilterra e Spagna. Gli studiosi ritengono siano solo un quinto di quelli che erano in origine.

A Vaprio d’Adda Leonardo da Vinci si dedicò soprattutto agli studi sul moto delle acque e sulla natura. Sono numerosi, infatti, i disegni e le note dell’Artista sul corso del fiume Adda e del naviglio Martesana, sulle loro correnti e il territorio circostante. Uno di questi disegni, oggi conservato alla Royal Library di Windsor, ritrae il traghetto nel porto fluviale tra Canonica e Vaprio visto, molto probabilmente, dalla villa Melzi d’Eril. Altri due celebri disegni – custoditi anch’essi alla Royal Library di Windsor – ritraggono la costa del naviglio Martesana nel tratto compreso tra Vaprio e Trezzo sull’Adda. Leonardo inoltre si dedicò ai problemi di navigazione dei corsi d’acqua, progettando, ad esempio, alcune migliorie per il sistema delle chiuse del naviglio.

Durante il periodo vapriese, Leonardo da Vinci ebbe modo di visitare tutto il territorio circostante e trarre spunti per le sue opere artistiche, sempre accompagnato dal fidato allievo Francesco Melzi. Fu così che Leonardo si trovò a ritrarre la località dei Tre Corni: gli scenografici scogli posti nel fiume Adda all’altezza di Paderno d’Adda poi divenuti lo sfondo della Vergine delle Rocce, una delle opere più conosciute dell’Artista.

Leonardo da Vinci lasciò un’ulteriore traccia del suo passaggio in villa Melzi d’Eril: qui è ancora conservato l’affresco della Vergine con Bambino. Di chiara influenza leonardesca, l’opera fu molto probabilmente il frutto di una collaborazione tra Leonardo e un suo allievo.

Oggi a ricordare il tempo trascorso a Vaprio d’Adda da Leonardo da Vinci c’è la passerella elicoidale “Il vortice” posta sulla via Alzaia sud – il cui progetto ricalca alcuni disegni e studi del Genio – e la Galleria Interattiva “Leonardo in Adda” – presso la Casa del Custode delle Acque – che ripercorre gli interessi, gli studi e le attività che occuparono Leonardo da Vinci durante il suo passaggio in questi luoghi.

Pieghevole informativo "Francesco Melzi e Leonardo da Vinci"